

Quando e come è iniziata questa tua passione per la fotografia?
La mia passione per la fotografia è iniziata all’età di 18 anni quando mi fu regalata la prima macchina fotografica, una Fujifilm per la precisione. Due anni più tardi acquistai la mia prima reflex e da lì non mi sono più fermato!
Come ci si sente ad allestire la prima mostra proprio nel castello di quello che è il tuo paese natale, luogo che hai sempre ammirato e fotografato?
Allestire una mostra nel mio paese natale è sempre stata una priorità. Un pallino che da qualche anno mi assillava: avevo tutto pronto già da tempo nella mia mente. Farla al castello poi è qualcosa di emozionante, perché per me è un luogo magico e pieno di energia! Un luogo che ha visto crescere il mio spirito.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Nell’ultimo periodo la mia attività fotografica é un po calata. Allestire una mostra con tutte le suo problematiche porta inevitabilmente a concentrarti solo ad essa. Ma la mia macchina fotografica cammina sempre al mio fianco durante i miei viaggi. É una compagna di cui non posso fare a meno!
Raccontami qualche aneddoto legato alle tue esperienze fotografiche
Molte sono state le avventure in giro per le isole… Durante i giorni liberi trascorrevo le mie giornate in escursione in luoghi affascinanti. Ricordo un particolare di queste lunghe giornate fotografiche: mi trovavo a Fuerteventura, precisamente nella localitá di Costacalma, decisi di attraversare l’isola a piedi da una costa all’altra. Dopo un faticoso cammino durato 3 ore nella sabbia desolata tra corvi e capre, mi sono imbattuto in uno degli spettacoli più suggestivi della mia vita: scogliere a strapiombo, stormi di gabbiani in volo, onde gigantesche che si scagliavano nelle roccie scolpite dall’erosione! La mia permanenza nel luogo è durata fino al tramonto e penso di avere scattato migliaia di foto sensa sosta, non ho percepito realmente il passare del tempo…. è stata un’avventura memorabile!
A chi ti ispiri quando fotografi? Hai qualche grande nome della fotografia come riferimento?
La mia fotografia è imprevedibile, molto legata al mio stato d’animo. Non mi ispiro a nessuno. Ho sempre fotografato con lo stesso occhio. Non conoscevo nessun fotografo prima, e adesso che sono passati quattro anni continuo ad avere lo stesso approccio di prima! Con più competenze tecniche, ma la mia fotografia è rimasta immutata. Sicuramente gli artisti che più mi hanno affascinato sono Sebastiao Salgado, e la sconosciuta Vivian Maier.
Nel futuro come ti vedi? Un photoreporter alla Steve McCurry? Un phototartis come Ansel Adams? Un ritrattista sulla scia di Annie Leibovistz?
Il mio “futuro” è sempre stato improbabile, non ho mai avuto aspettative particolari… Ho attraversato momenti difficili preoccupandomi del futuro, del lavoro, ma ho capito che tutto si presenterà con calma e le possibilità arriveranno da sole. D’altronde non avrei mai pensato che un giorno si sarebbe potuta presentare la possibilitá di esporre una mia mostra personale!
Articoli correlati:




Leave a Reply