
Si è svolta lo scorso 28 settembre a palazzo Butera, una conferenza sul progetto P.I.P.P.I., il programma di intervento per prevenire l’ istituzionalizzazione dei minori in Italia.
Il programma mira a promuovere pratiche innovative di intervento nei confronti delle famiglie negligenti con figli da 0 a 11 anni, per ridurre il rischio di allontanamento dei minori e per sostenere una genitorialità positiva.
E’ l’infanzia la fase fondamentale per la formazione della persona, e, non sempre la famiglia è nelle possibilità oggettive e/o soggettive di guidare, ascoltare e supportare i figli. In tali casi diventa importante avere delle persone vicine o meglio ancora dei servizi comunitari su cui appoggiarsi nelle situazioni di disagio, per crescere al meglio i propri figli.
P.I.P.P.I. ha come obiettivo quello di creare una piattaforma aperta di incontro tra i vari stakeholders dei servizi coinvolti e le famiglie con figli di età tra gli 0 e 11 anni, che vivono disagi, ostacolo per la crescita dei figl.
P.I.P.P.I. nasce da un lavoro sinergico tra il ministero del Lavoro, l’università di Padova, regioni e province autonome con l’intento comune di favorire quanto disposto la legge 149 e cioè, non istituzionalizzare i minori.
Il progetto, il cui coordinamento tocca all’assessorato regionale, propone un modello di analisi dei bisogni dei bambini unitario e coerente il quale esige il lavoro di un’équipe multidisciplinare che è, per questo, considerata risorsa maggiore del programma; implica una forte integrazione fra i sistemi coinvolti nei progetti di protezione e tutela dei bambini, primi fra tutti il sistema dei servizi sociali, sanitari, educativi e della giustizia; ha portata nazionale e prevede il coinvolgimento operativo di Regioni e ambiti territoriali, di enti e amministrazioni diverse, e quindi si presenta come un ingranaggio complesso.
L’acronomo P.I.P.P.I. ci ricorda la bambina allegra e forte, Pippi calzelunghe, che viveva da sola con una situazione familiare alquanto insolita e Pippi è il simbolo che meglio rappresenta il progetto, che sarà operativo dal primo ottobre, prevede 10 famiglie target del distretto 39, cioè famiglie che vivono situazioni deficitarie.
Il progetto P.I.P.P.I. terminerà a dicembre 2017 e il supporto alle famiglie durerà fino a ottobre 2017, prevedrà un assistenza domiciliare, dei gruppi insegnanti-genitori e le famiglie di appoggio alle famiglie individuate. Da ottobre a dicembre si farà la raccolta dei dati per stimare i risultati raggiunti.
“E’ fondamentale per il bambino crescere in un ambiente sano. La possibilità di partecipare a progetti sperimentali come PIPPI di valenza nazionale non può che essere l’occasione per accrescere conoscenze, competenze e metodologie che favoriscano il continuo miglioramento dei servizi rivolti alle famiglie ed ai bambini” – dice l’assessore alle Politiche Sociali Maria Puleo.
M.Mancini
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